Buonasera Olimpia
carissima,
la magistratura
inquirente lucana, in diversi "casi giudiziari" si è
rivelata negligente e neghittosa. Certamente lo è stato nella trista
vicenda che ha colpito la tua famiglia e quella degli Andreotta per
la tragica morte di Luca e Marirosa.
Anche l'ultima riapertura
del "caso" e la successiva ulteriore archiviazione ha
lasciato molte perplessità e, infine, molta tristezza.
Occorrono inquirenti
capaci e, soprattutto, motivati da tensione morale e senso delle
istituzioni.
Proviamo a chiedere
l'intervento dell'Unità delitti insoluti, istituita nel 2009, con
decreto del Capo della Polizia, presso la Direzione Centrale
Anticrimine.
L'Unità Delitti Insoluti
(U.D.I.), composta da personale del Servizio Centrale Operativo e del
Servizio Polizia Scientifica, rappresenta l'organismo di riferimento
per gli uffici investigativi della Polizia di Stato ed i Gabinetti di
Polizia Scientifica, nel settore delle indagini sui delitti irrisolti
L'UDI ha il compito di:
- coordinare e
promuovere, anche con partecipazione diretta, tutte le indagini sui
cd. "casi freddi";
- sovrintendere
all'implementazione dell'archivio S.A.S.C. (Sistema Analisi Scena del
Crimine) da parte dei Gabinetti di Polizia Scientifica;
- segnalare alle Squadre
Mobili ed ai Gabinetti di Polizia Scientifica le nuove opportunità
di approfondimento scientifico ed investigativo, nonché esprimere un
parere sulle metodologie di esplorazione adottate dagli uffici
investigativi.
A questa Unità Altamente
Specializzata, vale la pena di chiedere risposte precise su fatti
precisi. Meglio ancora, su contraddizioni precise!
Nelle inchieste che si
sono occupate della tragica morte di Luca e Marirosa, emergono troppe
e troppo gravi contraddizioni su cui gli inquirenti non si sono mai
preoccupati di fare chiarezza.
Partiamo da queste
contraddizioni certe e documentate e chiediamo che si faccia
chiarezza con uno spirito nuovo e tanta professionalità.
Contraddizione N. 1
La scena del delitto a
tutti nota, cristallizzata dalle fotografie in fascicolo, mostra il
corpo di Luca supino, disteso accanto alla vasca da bagno. Così lo
descrive il V.B. dei CC Antonio Maiorana che effettua il sopralluogo
la notte del 23/3/1988.
Il Vice-Pretore Onorario,
Avv. Ferdinando Izzo, che interviene in vece del PM Dr. Vincenzo
Autera quella stessa notte e su quella stessa scena, dichiara al
magistrato il 9/4/1997 che il corpo di Luca era "non
completamente fuori dalla vasca".
In allegato si trovano i
due documenti emblematici di questa clamorosa contraddizione: il
verbale redatto dal V.B. Maiorana e l'interrogatorio reso da
Ferdinando Izzo: a che ora Izzo ha visto il corpo di Luca non
completamente fuori dalla vasca da bagno? Era vero il racconto del
fotografo Cerabona che diceva di essere andato sulla scena del
delitto quando ancora non c'era nessuno se non i carabinieri?
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