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sabato 14 febbraio 2015

Quella libertà di stampa che non interessa (quasi) a nessuno

Quella libertà di stampa che non interessa (quasi) a nessuno

52 mesi or sono (ottobre 2010) il polso delle persone scese in difesa della libertà di stampa in Italia, segnava solo quindici interventi in difesa di un giornalista ingiustamente condannato per aver pubblicato notizie vere, di pubblico interesse e con linguaggio continente. Sul blog www.toghelucane.blogspot.com, questa la notizia pubblicata:

http://toghelucane.blogspot.it/2010/10/15-uomini-sulla-cassa-del-morto.html

sabato 23 ottobre 2010
Libertà di stampa: 15 uomini sulla cassa del morto
Al momento (ore 20:10 del 22/10/2010) sono diciannove i commenti al pensiero di Carlo Vulpio (http://www.carlovulpio.it/) sulla vicenda che vede coinvolto Giacomo Amadori (giornalista di Panorama) e Fabio Diani (appuntato della GdF in servizio a Pavia). Una vicenda emblematica di un'Italia che, quanto a democrazia, ha toccato un livello così infimo da dubitare che si possa mai risalire. Un giornalista pubblica notizie vere, di pubblico interesse, con un linguaggio consono e per questo viene indagato. Gli organi di stampa e televisione, l'ordine dei giornalisti, le penne illustri ed soloni di ogni occasione tacciono o, al limite, biascicano qualcosa. Poi ci sono i faziosi di ogni colore che, quando si accorgono di appartenere allo schieramento avverso (oggi a Panorama, ieri a Repubblica), danno addosso al malcapitato. La libertà di stampa è sacra quando incassi due milioni di euro all'anno o cinquantamila a puntata o tremila al mese, un delitto quando ad esercitarla è un malcapitato ostile a chi ti paga, poco o tanto che sia.

Capita così che i commenti al pensiero di Carlo Vulpio, irriducibile sostenitore del “liberi tutti”, siano solo 19. Nel mondo della rete, nell'era della globalizzazione, solo in 15 (alcuni sono intervenuti più volte) hanno voluto esprimersi sul tema delicatissimo della libertà di stampa che è poi il tema della libertà tout court. 15 uomini sulla cassa del morto. Filippo de Lubac



Qualche giorno fa, da questo blog, abbiamo lanciato una petizione per la difesa della libertà di stampa a cui hanno aderito in 35:

giovedì 5 febbraio 2015

Difendi la libertà di stampa: firma anche tu la petizione alla Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo
Un terribile attacco alla libertà di stampa è in corso in Italia. Da 10 anni, un giornalista è implicato in centinaia di procedimenti penali. Egli ha una sola colpa: lui ha scritto la verità. Inchieste giornalistiche che non piacciono ad un signore arrogante che crede di poter impedire la libera informazione. Firma per chiedere l'intervento della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.

Un terrible attaque sur la liberté de la presse est en cours en Italie. Depuis 10 ans, un journaliste est impliqué dans des centaines de cas criminels. Il n'a qu'un défaut: ils ont écrit la vérité. Les enquêtes menées par des journalistes qui ne aiment pas un gentleman arrogant qui croit qu'il peut empêcher l'information gratuite. Signature de demander l'intervention de la Cour européenne des droits de l'homme.

A terrible attack on freedom of the press is in progress in Italy. For 10 years, a journalist is involved in hundreds of criminal cases. He has only one fault: he wrote the truth. Investigations by journalists who do not like a gentleman arrogant who believes he can prevent the free information. Signature to request the intervention of the European Court of Human Rights.

Un terrible atentado contra la libertad de prensa está en curso en Italia. Durante 10 años, periodista está involucrado en cientos de casos penales. Él tiene un solo defecto: escribió la verdad. Las investigaciones de los periodistas que no les gusta un caballero arrogante que cree que puede evitar que la información libre. Firma para solicitar la intervención de la Corte Europea de Derechos Humanos.

Ein schrecklicher Angriff auf die Pressefreiheit ist in Arbeit in Italien. Seit 10 Jahren wird ein Journalist in Hunderten von Kriminalfällen beteiligt. Er hat nur einen Fehler: er die Wahrheit geschrieben. Untersuchungen von Journalisten, die nicht wie ein Gentleman arrogant, der glaubt, er kann die kostenlose Informationen zu verhindern. Signatur, um die Intervention des Europäischen Gerichtshofs für Menschenrechte zu verlangen.

Firma la petizione: Je Suis M. Nicola Piccenna

Oggi leggiamo sui giornali che l'Italia ha perso 24 posizioni nella classifica mondiale che misura la libertà di stampa in un Paese.

Nel rapporto di Reporter senza frontiere l’Italia al 73esimo posto a causa di «attacchi mafiosi» e «querele ingiustificate per diffamazione»:
http://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_12/liberta-stampa-mondo-italia-perde-24-posizioni-73esimo-posto-eab023c0-b2c4-11e4-9344-3454b8ac44ea.shtml

Non ce n'eravamo accorti!

A noi sembrava che raddoppiare il numero di coloro che scendono in campo per difendere un diritto fondamentale per la democrazia e la civiltà sociale, in soli quattro anni, fosse una grande balzo in avanti!

domenica 1 febbraio 2015

La libertà di stampa ti riguarda. Difendila in prima persona, firma la petizione!


La libertà, anche quella della stampa, è un diritto di tutti che ciascuno ha il dovere di difendere e promuovere

Chiediamo alla Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo di fare luce sulla più vasta, documentata e prolungata persecuzione giudiziaria Italiana attuata da un querelante seriale e supportata da certa magistratura negligente e neghittosa.

Prima di firmare, puoi consultare gli atti giudiziari pubblicati su www.piccenna.it e www.toghelucane.blogspot.com



Sembrano mulini a vento ma sono nemici della libertà

http://firmiamo.it/je-suis-m--nicola-piccenna--journaliste-d-investigation#petition